La "Stabiletta" della Marchetti: un carrozzino simmetrico per il Galletto del 1951


Era il 1951 e l'Italia, uscita dalla guerra, si avviava
 verso il boom della rinascita industriale
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La motorizzazione di massa tendeva ad affacciarsi sui primi anni Cinquanta e già l’industria proponeva soluzioni per adattare i veicoli utilizzati nel lavoro anche a favore delle famiglie.
Addirittura la milanese “Stabil” di Marchetti proponeva tra le soluzioni quella di un veicolo alternativo, battezzato “la motocarrozzetta simmetrica”, adattando il principio del rimorchietto “Stabil”, creato appositamente per il trasporto merci e che vedremo in un prossimo articolo, al trasporto delle persone.


Nacque così la “Stabiletta”, ovvero un rimorchietto stabilizzatore per il veicolo in grado di accogliere e trasportare agevolmente due persone oltre ai bagagli.

Una delle puntualizzazioni maggiormente ricorrenti del produttore sulle riviste specializzate è che sia lo “Stabil” che la “Stabiletta” non sono veri e propri rimorchi, ma “veicoli stabilizzatori”, perché l’arco tubolare di collegamento, una ralla, impedisce ed evita al motociclo stesso di rovesciarsi lateralmente.

Nella descrizione del costruttore il centro di snodo del rimorchio è indicato come trovarsi sulla verticale che passa per il centro della ruota della motocicletta e questo determinerebbe facilità di guida e praticità nella sterzata.

Come il rimorchio “Stabil” la “Stabiletta” è provvista di un proprio freno inerziale automatico (alla frenata del veicolo, una serie di rinvii aziona i tamburi delle ruote del carrello) e di un freno di stazionamento.

La sua circolazione venne autorizzata da un decreto del Ministero dei Trasporti.

Non sappiamo ad oggi quanti di questi carrelli furono venduti, ma crediamo francamente non molti, anche se il prodotto base, il rimorchietto trasporta merci, fu esportato e fatto assemblare in Francia dalla "Acma" e diffuso sul territorio francese e nelle colonie.


Nonostante la maggior stabilità offerta da un veicolo simmetrico, gli utenti del Galletto continuarono a preferire l’applicazione del sidecar laterale, sopportando i molti limiti di potenza e di stabilità imposti dal veicolo asimmetrico.

Nella bella immagine diffusa per la campagna pubblicitaria nel 1951 dalla “Stabil” di Marchetti, il costruttore collegò il rimorchietto ad un Galletto 160: con un motore dotato di tre marce e sette cavalli di potenza, il veicolo non doveva essere un campione di velocità, ma lo scopo era comunque quello di muoversi in scioltezza, con la famiglia al seguito.

L’immagine che pubblichiamo ci è stata trasmessa da un appassionato lettore del nostro blog ed è tratta da una rivista specializzata dell’epoca.

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