La pompa del Galletto: una dotazione standard

Non tutti sanno che il Galletto, come quasi tutti i modelli Moto Guzzi che lo hanno preceduto o coevi, era predisposto per il montaggio della pompa a mano per il gonfiaggio delle ruote.
Una predisposizione che vedeva addirittura la pompa fornita nella trusse ordinaria di ferri da impiegare per la manutenzione ordinaria del veicolo.
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Non si trattava di un prodotto realizzato dalla Moto Guzzi, ma erano pezzi acquistati in grandi numeri da Case specializzate nella costruzione di prodotti destinati alle motociclette.
Resta pacifico che a distanza di anni la stragrande maggioranza dei veicoli abbia ormai perso non solo i ferri, ma anche la pompa stessa, sottratta spesso dai figli per gonfiare le biciclette (usando l’apposito riduttore) e poi lasciata dimenticata su qualche scaffale in autorimessa o in cantina.
Lo scrivo per esperienza personale e diretta…
Il risultato è che a distanza di tempo moltissimi appassionati ignorano l'esistenza di questo particolare e men che meno sanno che il nostro Galletto ha gli appositi attacchi per poter montare questo importante attrezzo.
Non si tratta quindi di un accessorio, ma di un elemento ancora più importante per ricostruire una realtà storica di interezza e completezza della nostra motocicletta.
Da qui, dunque le necessità di queste note, intese ancora una volta come esplicito contributo di chiarezza per la conoscenza storica del nostro Galletto.
Sono stati infatti parecchi gli amici ed i lettori di questo blog che si sono rivolti a noi dichiarandosi stupiti davanti ai nostri ritrovamenti.
In alcune immagini avevamo infatti mostrato tra i ricambi la disponibilità delle pompe.
Moltissimi peraltro nemmeno immaginavano che il Galletto avesse la pompa – e, ahimè, tra questi anche qualche restauratore non di… primo pelo.
Quasi tutti non sapevano neppure dove fossero gli attacchi specifici per la pompa: va detto che gli attacchi a cui sospendere la pompa si trovano sotto lo spazio dedicato alla custodia degli attrezzi, sul lato sinistro della motocicletta, giusto sotto il parafango.
Guardando sotto il vano si trovano le due punte di lamiera destinata a trattenere sospesa la pompa.
Nelle nostre immagini (in cui appare un 160 Primo Tipo, cambio a mano della nostra collezione, ma in tutti i modelli gli attacchi sono gli stessi) le abbiamo evidenziate con due circoletti gialli.
Sono in posizione certo defilata ed espongono la pompa allo sporco proiettato dalla ruota, ma la loro presenza non passa certo inosservata ad uno sguardo attento.
La cosa fondamentale è che la pompa venga fissata saldamente sui due supporti, comprimendo con una certa forza la molla al suo interno, in maniera che resti bloccata e non cada durante la marcia.
Una eventuale caduta con il motoveicolo in movimento potrebbe rivelarsi pericolosissima!
Per maggiore sicurezza, erano anche disponibili dei laccetti in cuoio (li consiglio vivamente!!!) che servivano ad assicurare ulteriormente la pompa in posizione per evitarne la perdita durante la marcia e, soprattutto, una pericolosissima caduta dentro i raggi della ruota posteriore in rotazione, con le conseguenze del caso che lascio a voi immaginare.

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