Galletto 160 Terzo Tipo col cruscotto in acciaio

Il Galletto 160 cc Terzo Tipo con il cruscotto in acciaio: una rara variante davvero poco conosciuta.

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Ci è accaduto tempo fa di imbatterci in una vera e propria chicca in termini di rarità, un'importante variante degna dei più raffinati collezionisti.

Un aspetto del Galletto 160 di cui pochissimi appassionati hanno sentito parlare e men che meno visto di persona, ovvero un veicolo dotato di cruscotto in lamiera di acciaio anziché in fusione di alluminio.


Il Galletto 160 Terzo Tipo venne presentato nel gennaio 1952 e, a differenza dalle serie precedenti, si caratterizza per l’introduzione del cruscotto in alluminio a mezzaluna e la forma dei paragambe - in basso - curvata verso la pedana poggiapiedi.

Rispetto alle due versioni precedenti il Galletto 160 Terzo Tipo introduce, dunque, una maggiore ricerca stilistica.

Tutto ciò premesso, è assolutamente molto raro trovare dei Galletti muniti di cruscotti costruiti in lamiera di acciaio.

Non è chiara la genesi di questo componente: stando alle matricole dei pochissimi Galletto conosciuti, sembrerebbe trattarsi dei primi esemplari realizzati.

Non è da escludere nemmeno l'ipotesi che i componenti possano essere parte di una preserie, i cui pezzi potrebbero esser stati successivamente smaltiti nella rete dei ricambi, come all'epoca accadeva.

A chi scrive queste note sono capitati due esemplari di Galletto 160 muniti di tale cruscotto e questo in più di 20 anni di ricerche.

Pur trattandosi di ipotesi, va detto che nell’esemplare illustrato nelle immagini, la verniciatura tende al marroncino e non è nel caratteristico colore beige del Galletto.

La verniciatura sembrerebbe originale e inserirebbe quindi il veicolo in un lotto limitato di esemplari che la Moto Guzzi allestì utilizzando vernici prodotte dalla Max Mayer.

Un secondo cruscotto in ferro, trovato in un mercatino - lo stesso illustrato nelle nostre immagini - mostra la stessa colorazione marroncina e non beige dell’altro veicolo ed evidenzia ancora leggibili le tracce di una cromatura estetica effettuata sul bordo anteriore del cruscotto.

Il cruscotto appare costruito in un unico foglio di lamiera acciaiosa stampata, caratterizzata da una forma generale arcuata, che giunge a realizzare anche il raccordo con i paragambe integrale con il cruscotto stesso.

E’ evidente come lo stesso pezzo sia stato lavorato a più riprese, dunque con un aggravio in ordine ai costi ed ai tempi di produzione non indifferente.

E’ interessante osservare come la forma del cruscotto sia, in realtà, più arcuata rispetto alla sagoma che troviamo normalmente nel Galletto e questo per i diversi spessori dei materiali. Mentre alla vista della parte esterna le differenze rispetto al cruscotto in alluminio si riferiscono solo ad una maggior arcuatura dell’insieme ed alla presenza del bordo imbutito al posto dei due raccordi, all’interno si notano immediatamente le tre boccole saldate alla lamiera che costituiscono i distanziali rispetto alle sedi filettate che bloccano il cruscotto al telaio.

Il contachilometri appoggia su una imbutitura della lamiera, al pari della sede del bocchettone del serbatoio della benzina.

Le sedi filettate per le viti del contachilometri sono riportate per saldatura.

Come detto si tratta di un pezzo particolarmente difficile da trovare tra i componenti costruttivi del Galletto e fra i ricambi.

Proprio per questo la sua esistenza va citata e registrata.

Sul cruscotto non risultano esserci poi riportati marchi o stampigliature riferibili al fabbricante, all'anno di produzione o al collaudatore.

Fattore questo che infittisce ancor di più il giallo su questo curioso ed importante particolare.

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- Dossier Galletto 160 cc -

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